Il diario di viaggio di Linda, di ritorno dal ritiro Mindful Yoga in Giordania

 

Di: Linda Gazzea

 

Il vuoto che riempie

 

Ritiro Yoga nel deserto del Wadi Rum, Giordania, dal 28 dicembre 2017 al 4 gennaio 2018.

 

Deserto: un susseguirsi di luci e ombre, dove a prima vista sembra tutto uguale, ma è proprio lì che sta la sua grandezza. Ovunque si posi lo sguardo, si scopre che ogni sua parte è diversa; anche lo stesso angolo cambia durante il giorno, secondo come soffia il vento o come il sole illumina un dettaglio.

 

La natura è il pittore, e usa una tavolozza fatta di rossi, arancioni, gialli dalle sfumature più svariate.

 

Rimanendo assorti ad assorbirne i colori, ci si sente a contatto con Madre Terra, e si percepiscono le sue vibrazioni lavorare dentro di noi, partendo dai chakra bassi, rappresentati dalle stesse tonalità di rosso, arancio e giallo, lasciando fluire l’energia in tutto il corpo come un fuoco che arde.Il fuoco è l’elemento principe del deserto. Ci si scalda attorno alla sua calda luce nelle fredde notti dove le temperature sono intorno allo zero, e diventa luogo di socializzazione. È essenziale per cucinare, per preparare il forte e dolce tè alla menta offerto dal popolo beduino in ogni momento della giornata, in segno di ospitalità.

 

Tutto nel deserto è lento, il tempo si misura a passi, e ogni passo nella sabbia è sentito. Il piede affonda e si amalgama con la morbidezza del terreno, i granelli s’intrufolano nelle scarpe, fra i capelli; si diventa un tutt’uno con ciò che ci circonda, si torna a uno stato primitivo.

 

Il tempo è dilatato, i minuti diventano ore. È meraviglioso staccare dalla velocità che ci contagia e rallentare seguendo il naturale susseguirsi della luce e del buio.

 

Notte e giorno sembrano convivere nel momento del tramonto: il sole scende all’orizzonte avvolgendo il paesaggio nella sua luce rosata, e dall’altro lato la luna piena magicamente s’innalza a illuminare la notte.

 

La grande lezione che il deserto regala è quella di lasciarsi cullare dai suoi ritmi, dai suoi colori, immergendo corpo e anima nel vuoto che riempie, senza pensare, solo assaporando ciò che questa meraviglia è in grado di trasmette.

 

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