Vi voglio proporre una poesia molto interessante, Me da me stessa, di Emily Dickinson.
Spesso ci ritroviamo in lotta contro noi stessi e il malessere si rivela essere solo nella nostra mente; lo creiamo noi, ci autosabotiamo, ci facciamo del male.
Vorremmo scappare, ma non possiamo abbandonare questo corpo e questa mente.
Il segreto è fare pace con le nostre parti interiori, che possono essere molte! Potremmo incontrare il bambino che eravamo a 2 anni, poi a 6, 10, e poi l’adolescente, quella dagli 11 ai 14 anni, e quella dai 14 ai 19. Quante volte siamo cambiati?
Proviamo a perdonarci, ad ascoltarci, a volerci bene. Non sarà facile, a volte sembrerà impossibile ma l’importante è iniziare a provarci.
Non c’è bisongo di abdicare da noi stessi, di diventare qualcun altro, di cambiare per accontentare gli altri.
Imparare a essere se stessi e ad amarsi per quello che si è, per molti richiede molto impegno, lavoro, sforzo; ci si può mettere una vita intera.
Leggendo poesie, meditando, si può cominciare a conoscersi, a entrare nei meandri della nostra mente. Possiamo provare ad ascoltarci nel profondo e chiederci cosa vogliamo, cosa ci piace, chi siamo veramente.
Dobbiamo solo trovare il coraggio di fermarci, di guardarci dentro. Questo vuol dire tanto, vuol dire già tutto.
Che ne dite di provare a iniziare?
Me da me stessa, una poesia di Emily Dickinson
Me from Myself—to banish—
Had I Art—
Impregnable my Fortress
Unto All Heart—
But since Myself—assault Me—
How have I peace
Except by subjugating
Consciousness?
And since We’re mutual Monarch
How this be
Except by Abdication—
Me—of Me?
TRADUZIONE
Conoscessi l’Arte –
Di bandire – Me da Me Stessa –
Non ci sarebbe Cuore capace
Di espugnare la mia Fortezza –
Ma dal momento che ad assaltare Me Stessa –
Sono Io, come troverò pace
Se non sottomettendo
La Coscienza?
E dal momento che siamo Monarca
L’una dell’altra – che altro fare
Se non Abdicare –
Me – da Me Stessa?