La meditazione come forma d’arte

Per me, la meditazione, è anche una forma d’arte.

Pensate a questa donna ritratta nella foto.

Ero a Kathmandu, e a un certo punto vedo questa ragazza seduta dentro a un ruscello gelido che canta e recita mantra a occhi chiusi come in uno stato di trance. Per ore.

Non è molto diverso da quello che fa Marina Abramović durante le sue performance.
La meditazione, come l’arte, è un’urgenza, una via necessaria che viene intrapresa da chi si fa domande che non hanno risposta.

Quantomeno non sotto forma di pensiero.

Medito e scrivo per lo stesso motivo. Non potrei farne a meno. Non potrei fare altro.

Vedete, la meditazione è una cosa seria e profondissima.

Non si tratta di quattro respiri per stare meglio, di un paio di minuti al giorno di meditazione, di tre esercizi per gestire lo stress.

La meditazione non si comprende nei manualetti o sui reel di Instagram.

La meditazione è una forma d’arte che va prima di tutto studiata e approfondita, come un pittore che prima di arrivare a dipingere qualcosa di astratto fa comunque l’accademia, impara le regole, impara a dipingere un volto realisticamente.

Solo dopo arriverà all’espressionismo o al cubismo.

Non sprecate la meditazione. Non fatene qualcosa di usa e getta, perché se presa seriamente, potrà davvero accompagnarvi senza mai tradirvi per il resto della vita.

Related Posts