Forse non dovremmo cancellare questo 2020…

 

Quest’anno è stato duro, durissimo, tanto che anche il Time ha dedicato la sua famosa copertina al 2020, mettendoci sopra una bella X. Un anno da cancellare, il peggiore di sempre, da dimenticare.

 

Eppure, la storia ci ricorda che gli esseri umani e la nostra stessa Terra hanno visto e sopportato di peggio, ma siamo ancora qui.

 

Questo 2020 ci ha messo alla prova e non vediamo l’ora di lasciarcelo alle spalle, ma anche durante quest’anno nefasto qualcosa di bello deve esserci capitato.

 

Non è stato tutto soltanto negativo, almeno, non credo. Al fondatore della mindfulness, Jon Kabat-Zinn, piace chiamare la vita “quest’intera catastrofe”, perché la vita a volte sa davvero metterci i bastoni tra le ruote, sa essere difficile, complicata, insopportabile, una tragedia.

 

A noi umani non resta che provare ad accettare e ad affrontare l’intera catastrofe, perché l’esistenza ci mette e ci metterà perennemente alla prova.

 

Quest’anno è stato il Covid, l’anno prossimo potrà essere un attentato, un lutto, una malattia, la perdita del lavoro, di un figlio, di un amico, del marito o della moglie. Potrà essere un litigio, un incidente, un disastro aereo o un fiume in piena. La vita è fatta così, è inutile che cerchiamo di nascondere la testa sotto la sabbia.

 

La morte esiste e continuerà a esistere anche una volta passata questa pandemia. Noi però possiamo fare tesoro di tutto quello che abbiamo imparato ed essere pronti ad affrontare i problemi senza farci travolgere e distruggere.

 

Di: Dejanira Bada

 

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