Mindfulness vuol dire “consapevolezza”, un’attitudine che si può imparare a coltivare grazie alla pratica della meditazione. Il metodo per la riduzione dello stress basato sulla mindfulness, il Protocollo MBSR, è un corso di otto settimane che è stato ideato da Jon Kabat-Zinn, biologo e professore della School of Medicine dell’Università del Massachusetts, con l’intento di introdurre la meditazione in modo laico in ambiti clinici.
La mindfulness permette a tutti d’iniziare a meditare e di continuare a coltivare la propria spiritualità, qualunque essa sia, o di non coltivarla affatto, senza dimenticare la componente etica e filosofica. Le pratiche hanno preso ispirazione dalla meditazione vipassanā buddhista della tradizione theravāda, dallo haṭha yoga, dalla scuola sōtō-shū del buddhismo zen, dall’arte marziale aikidō.
Inizialmente, il Protocollo MBSR fu ideato per i malati terminali, per le persone con dolori cronici, disturbi psicosomatici e altri problemi simili per i quali nessuno riusciva a trovare una soluzione.
Kabat-Zinn, praticante di meditazione e di yoga, negli anni ’80 ebbe la grande intuizione di far provare a questi pazienti delle pratiche meditative semplici, laicizzate, per cercare di capire se potessero essere d’aiuto nel gestire lo stress, il dolore e i pensieri intrusivi e spiacevoli.
Un percorso di due mesi, un incontro a settimana di due ore guidato da un istruttore mindfulness, quarantacinque minuti al giorno di meditazione da praticare a casa, una giornata intensiva, un incontro di follow-up, diari da compilare, pratiche interpersonali, informali e di mindful eating, momenti di condivisione.
Funzionò.
Oggi, questo percorso aiuta milioni di persone in tutto il mondo a gestire lo stress al lavoro, nelle aziende, nella vita quotidiana, l’ansia, l’insonnia, i disturbi alimentari, la depressione, i pensieri ossessivi, la sindrome dell’intestino irritabile, problemi familiari e lavorativi, acufene e molto altro. Nonostante questo, non bisogna dimenticare che la mindfulness non è miracolosa, non è una “medicina” e non guarisce dalle malattie, ma può aiutare ad affrontare i momenti difficili. Per saperne di più visita: PubMed (National Library of Medicine).
Dejanira conduce il corso di mindfulness (Protocollo MBSR) a Milano e Online, individuale o in gruppo e per le aziende, e anche corsi di Mindful Eating, Mindful Yoga, Mindful Writing, laboratori, attività di team building e incontri di Mindfulness per le aziende, incontri di mindfulness individuali, ritiri e workshop.
Ma come e perché avviene tutto questo? Grazie alla metacognizione, la capacità di auto-osservazione e consapevolezza dei propri pensieri. La meditazione, infatti, insegna a stare nel momento presente, a familiarizzare con la propria mente, a capire chi siamo e come funzioniamo, a entrare in contatto con le nostre sensazioni, emozioni e pensieri, senza scacciare via nulla, neanche la sofferenza. La pratica insegna a cogliere l’impermanenza dei nostri stessi pensieri, che non sono dei “fatti”, ma solo dei fenomeni della mente che hanno una nascita, una durata e una fine, per questo è importante non identificarsi con essi e non alimentarli.
Praticare quotidianamente apporta dei cambiamenti mediante la neuroplasticità, la facoltà del nostro cervello di modificare la sua stessa struttura e le sue funzionalità in base agli stimoli che riceve, sia interni che esterni.
Ed è grazie a questa capacità che andranno a incrementarsi nuove connessioni neurali che ci permetteranno di notare e d’interrompere i soliti automatismi. Senza cercare risultati, senza porsi come unico obiettivo l’automiglioramento, imparando ad accettare e a lasciar andare, con pazienza e fiducia, senza giudicare.
Solo una mente più chiara e più calma potrà aiutarci a trovare nuove strade per rispondere allo stress anziché reagire in modo impulsivo, e a capire quando è possibile intervenire per cambiare le cose con assertività e quando invece è il caso di accettare le cose così come sono.